Libro degli ospiti
Se hai partecipato ad una delle nostre iniziative lascia qui le tue impressioni. Ricordati di indicare la manifestazione e l'anno nel quale hai partecipato.
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Anselmo
Domenica, 06 Settembre 2015 21:37
transumanzabike
esperienza , ogni giorno più bella, nonostante la fatica che ti accompagna fino alla fine della transumanza .
che dire , c'è poco da dire , solo da pedalare e vivere quei magnifici posti dall'alba al tramonto .
evviva il tour della transumanza , nella vita bisogna provarlo più che raccontarlo ,il XII° è stato bello un saluto a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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che dire , c'è poco da dire , solo da pedalare e vivere quei magnifici posti dall'alba al tramonto .
evviva il tour della transumanza , nella vita bisogna provarlo più che raccontarlo ,il XII° è stato bello un saluto a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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PiTaDo
Domenica, 06 Settembre 2015 21:31
Transumanza 2015
Prima di tutto Grazie a tutti voi di Villavallelonga per come ci avete accolto e accompagnato in questo Tour Bike. Complimenti per l'organizzazione e la comodità del pulmino. Ci avete fatto venire il desiderio di allenarci in bicicletta ed essere il prossimo anno con voi, possibilmente nel gruppo di testa. Un saluto a tutti gli altri bikers con la speranza di rivederci presto. Pina, Tatiana e Domenico.
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Francesco Silvestri
Domenica, 16 Agosto 2015 23:36 | Ruvo di Puglia
Organizzazione da rivedere
Ho partecipato per la terza volta quest'anno (2015) al tour bike della transumanza.
La transumanza è un'esperienza meravigliosa ed è sorprendente che sia organizzata da pochi volontari considerando le notevoli difficoltà logistiche legate alla partecipazione di un numeroelevatissimo di partecipanti.
Tuttavia le precedenti edizioni cui ho partecipato (2010, 2011) sono state decisamente migliori
sotto il profilo organizzativo e dell'assistenza.
Ho rimpianto l'assenza del mitico Raffaele e di Luigi : due elemelementi fondamentali dell'organizzazione, a mio avviso, non adeguatamente sostituiti.
Se in passato sono stato aiutato e incoraggiato nei momenti di difficoltà, questa volta tutto è andat, purtroppo, molto diversamente.
Gli amici che avevo convinto a partecipare insieme a me all'edizione 2015 sono stati spesso redarguiti in malo modo solo perché andavano troppo piano o si fermavano per qualche foto.
Io stesso , dopo aver assistito un compagno che aveva subito una foratura - aiutandolo a ripare con il mio materiale -sono stato invitato, con distacco e sufficienza, -ad accelerare dall' <uomo scopa> che, invece di rimanere al suo posto, ci aveva addirittura superati.
Ma l'episodio più grave è accaduto a Roccaraso dove, dopo aver affrontato da solo l'interminabile salita e la discesa da Pietransieri mi sono trovato- all'imbrunire- solo ad un incrocio mal segnalato: ho seguito le indicazioni dei cartelli stradali, fatti per gli autoveicoli, e mi sono trovato di sera su una statale trafficatissima, senza luci, a dover prendere un pericoloso svincolo con uscita a sinistra.....
La sera in albergo uno degli organizzatori ha pure giustificato l'accaduto sostenendo che l'organizzazione è inadeguata perché il tour costa appena €300,00!
Questa mancanza di rispetto mi ha tolto la voglia di partecipare al'ultima tappa per cui questo tour bike non mi sento neppure di averlo fatto.
Senza alcuna polemica mi sento di consigliare agli amici della Vallelonga bike di cambiare registro e tornare al passato.
Ringrazio di cuore Martorano l'unico a mostrarsi dispiaciuto per i disguidi da me patiti anche se, proprio lui, non ha avuto alcuna responsabilità per l'accaduto.
La transumanza è un'esperienza meravigliosa ed è sorprendente che sia organizzata da pochi volontari considerando le notevoli difficoltà logistiche legate alla partecipazione di un numeroelevatissimo di partecipanti.
Tuttavia le precedenti edizioni cui ho partecipato (2010, 2011) sono state decisamente migliori
sotto il profilo organizzativo e dell'assistenza.
Ho rimpianto l'assenza del mitico Raffaele e di Luigi : due elemelementi fondamentali dell'organizzazione, a mio avviso, non adeguatamente sostituiti.
Se in passato sono stato aiutato e incoraggiato nei momenti di difficoltà, questa volta tutto è andat, purtroppo, molto diversamente.
Gli amici che avevo convinto a partecipare insieme a me all'edizione 2015 sono stati spesso redarguiti in malo modo solo perché andavano troppo piano o si fermavano per qualche foto.
Io stesso , dopo aver assistito un compagno che aveva subito una foratura - aiutandolo a ripare con il mio materiale -sono stato invitato, con distacco e sufficienza, -ad accelerare dall' <uomo scopa> che, invece di rimanere al suo posto, ci aveva addirittura superati.
Ma l'episodio più grave è accaduto a Roccaraso dove, dopo aver affrontato da solo l'interminabile salita e la discesa da Pietransieri mi sono trovato- all'imbrunire- solo ad un incrocio mal segnalato: ho seguito le indicazioni dei cartelli stradali, fatti per gli autoveicoli, e mi sono trovato di sera su una statale trafficatissima, senza luci, a dover prendere un pericoloso svincolo con uscita a sinistra.....
La sera in albergo uno degli organizzatori ha pure giustificato l'accaduto sostenendo che l'organizzazione è inadeguata perché il tour costa appena €300,00!
Questa mancanza di rispetto mi ha tolto la voglia di partecipare al'ultima tappa per cui questo tour bike non mi sento neppure di averlo fatto.
Senza alcuna polemica mi sento di consigliare agli amici della Vallelonga bike di cambiare registro e tornare al passato.
Ringrazio di cuore Martorano l'unico a mostrarsi dispiaciuto per i disguidi da me patiti anche se, proprio lui, non ha avuto alcuna responsabilità per l'accaduto.
Commento degli amministratori
Il Tour Bike della Transumanza è una manifestazione molto particolare.
Ci partecipano un centinaio di persone con doti tecnico/fisico estremamente diverse ed evidenti agli organizzatori solo quando ci si trova a pedalare. A tutti è richiesto uno sforzo per amalgamarsi agli altri partecipanti e fare in modo che il gruppo proceda "compatto" nell'accezione specificata nel regolamento. Ebbene se si è ultimi e si ha già un notevole ritardo rispetto alla testa purtroppo non ci si può permettere di tergiversare nè tantomeno di fermarsi a fare delle foto.
Il percorso della transumanza è lungo oltre 300 km e attraversa un'infinità di incroci su strade sterrate e asfaltate. Segnalarli o presenziarli tutti avrebbe un costo esorbitante, così come pure affiancare una guida ad ogni singolo partecipante. Tali costi, che si ripercuoterebbero sui costi di iscrizione, vengono drasticamente abbattuti procedendo in gruppetti guidati da un accompagnatore (quest'anno c'erano 11 accompagnatori per 80 partecipanti). Purtroppo, soprattutto in salite lunghe o in discese tecniche, ognuno procede con il suo passo, i gruppetti si allungano, si sfaldano, si mischiano e può accadere che ci si trovi da soli ad un incrocio. In questi casi è richiesto il rispetto di 2 semplici regole: 1. fermarsi ed attendere l'arrivo di una guida (ne passerà sicuramente una visto che gli accompagnatori di coda raccolgono tutti, non per niente sono stati soprannominati "scopa" 2. se tarda, chiamare uno dei tanti numeri dell'organizzazione messi a disposizione prima della partenza. Se non si rispettano tali regole e si procede di propria iniziativa con sgradevoli conseguenze, non si può addossare tutta la colpa all'organizzazione. Tale discorso sarà forse opportunistico, ma non ci trovo nulla di irrispettoso. Al contrario ritengo che sia una grossa mancanza di rispetto farsi attendere alla partenza da 100 persone perchè si è deciso di ritirarsi ma non si è avuta l'accortezza di avvertire l'organizzazione.
Come ripetuto diverse volte nella home page il Tour Bike è un'avventura, ed è con spirito di avventura che andrebbe affrontato: non ci si può ritirare al primo inconveniente!
Ogni suggerimento è sempre ben accetto e già abbiamo ripreso a lavorare per l'organizzazione del Tour Bike del prossimo anno facendo tesoro anche di questi appunti e per fare in modo che tali inconvenienti, per i quali ci scusiamo, non si ripetano.
Il Tour Bike della Transumanza è una manifestazione molto particolare.
Ci partecipano un centinaio di persone con doti tecnico/fisico estremamente diverse ed evidenti agli organizzatori solo quando ci si trova a pedalare. A tutti è richiesto uno sforzo per amalgamarsi agli altri partecipanti e fare in modo che il gruppo proceda "compatto" nell'accezione specificata nel regolamento. Ebbene se si è ultimi e si ha già un notevole ritardo rispetto alla testa purtroppo non ci si può permettere di tergiversare nè tantomeno di fermarsi a fare delle foto.
Il percorso della transumanza è lungo oltre 300 km e attraversa un'infinità di incroci su strade sterrate e asfaltate. Segnalarli o presenziarli tutti avrebbe un costo esorbitante, così come pure affiancare una guida ad ogni singolo partecipante. Tali costi, che si ripercuoterebbero sui costi di iscrizione, vengono drasticamente abbattuti procedendo in gruppetti guidati da un accompagnatore (quest'anno c'erano 11 accompagnatori per 80 partecipanti). Purtroppo, soprattutto in salite lunghe o in discese tecniche, ognuno procede con il suo passo, i gruppetti si allungano, si sfaldano, si mischiano e può accadere che ci si trovi da soli ad un incrocio. In questi casi è richiesto il rispetto di 2 semplici regole: 1. fermarsi ed attendere l'arrivo di una guida (ne passerà sicuramente una visto che gli accompagnatori di coda raccolgono tutti, non per niente sono stati soprannominati "scopa" 2. se tarda, chiamare uno dei tanti numeri dell'organizzazione messi a disposizione prima della partenza. Se non si rispettano tali regole e si procede di propria iniziativa con sgradevoli conseguenze, non si può addossare tutta la colpa all'organizzazione. Tale discorso sarà forse opportunistico, ma non ci trovo nulla di irrispettoso. Al contrario ritengo che sia una grossa mancanza di rispetto farsi attendere alla partenza da 100 persone perchè si è deciso di ritirarsi ma non si è avuta l'accortezza di avvertire l'organizzazione.
Come ripetuto diverse volte nella home page il Tour Bike è un'avventura, ed è con spirito di avventura che andrebbe affrontato: non ci si può ritirare al primo inconveniente!
Ogni suggerimento è sempre ben accetto e già abbiamo ripreso a lavorare per l'organizzazione del Tour Bike del prossimo anno facendo tesoro anche di questi appunti e per fare in modo che tali inconvenienti, per i quali ci scusiamo, non si ripetano.
Pietro Vicaretti
Venerdì, 14 Agosto 2015 13:52 | Trasacco
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La mia terza partecipazione
Qualche giorno fa si è conclusa la mia 3 transumanza bike, ma devo dire di non essermi stancato un granché rispetto alle precedenti edizioni, sia per una migliore preparazione iniziale (anche se il mio peso è aumentato di pari livello), sia perché ho seguito un ritmo meno impegnativo del mio solito, per accompagnare l’amico Paolo.
Purtroppo anche quest’anno ho avuto problemi con il pneumatico posteriore, “sfregiato” il meriggio del secondo giorno, per cui sono stato costretto a rimanere sul furgone per ben 40 km. Sfortunatamente non sono riuscito a montare a dovere il pneumatico tubeless (con il lattice per intenderci), per l’assenza di un compressore, per cui sono stato costretto regredire in tecnologia, tornando alla vecchia camera d’aria.
Spettacolare è stato lo “scoppio” in Val Fondillo, dove la mia terza camera d’aria si è afflosciata con un forte sibilo dopo 10 minuti dal parcheggio della mia mtb, senza un motivo apparente se non quello di farmi arrabbiare visto che era ora di mangiare.
Nel complesso posso affermare con assoluta certezza che questa è stata la più bella delle edizioni a cui ho partecipato e, per intenderci, si rispetto all’edizione con tre sole tappe che alla più recente di due anni fa.
Spettacolare il tratto da Roccaraso a Passo Godi.
L’Unico appunto dovrebbe essere indirizzato ai partecipanti meno allenati i quali non dovrebbero traghettare il loro mezzo tra il furgone e il loro sedere ad ogni tratto di percorso più difficoltoso o più leggero, togliendo la possibilità a che ne ha effettivamente bisogno per infortunio e/o rottura del mezzo.
Purtroppo anche quest’anno ho avuto problemi con il pneumatico posteriore, “sfregiato” il meriggio del secondo giorno, per cui sono stato costretto a rimanere sul furgone per ben 40 km. Sfortunatamente non sono riuscito a montare a dovere il pneumatico tubeless (con il lattice per intenderci), per l’assenza di un compressore, per cui sono stato costretto regredire in tecnologia, tornando alla vecchia camera d’aria.
Spettacolare è stato lo “scoppio” in Val Fondillo, dove la mia terza camera d’aria si è afflosciata con un forte sibilo dopo 10 minuti dal parcheggio della mia mtb, senza un motivo apparente se non quello di farmi arrabbiare visto che era ora di mangiare.
Nel complesso posso affermare con assoluta certezza che questa è stata la più bella delle edizioni a cui ho partecipato e, per intenderci, si rispetto all’edizione con tre sole tappe che alla più recente di due anni fa.
Spettacolare il tratto da Roccaraso a Passo Godi.
L’Unico appunto dovrebbe essere indirizzato ai partecipanti meno allenati i quali non dovrebbero traghettare il loro mezzo tra il furgone e il loro sedere ad ogni tratto di percorso più difficoltoso o più leggero, togliendo la possibilità a che ne ha effettivamente bisogno per infortunio e/o rottura del mezzo.
danila
Mercoledì, 03 Settembre 2014 11:58 | Albano Laziale
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La mia Transumanza 2014
Bella la Transumanza… davvero bella. Un’esperienza importante. Da fare almeno una volta nella vita….per chi ama la bici. Per tanti motivi. Perché si vedono posti bellissimi…e in bici il paesaggio non lo vedi da fuori: ...ci stai dentro. Perché si conosce gente nuova….gente che condivide la tua stessa passione. Gente con cui ridere….sudare….gente che ti esorta a non mollare….che ti dice “dai che è quasi finita” anche se non è vero… che ti dà metà della sua barretta quando non ce la fai più… gente che stenta a riconoscersi a cena vestita in abiti “civili” e senza casco….gente che ti sembra familiare già dopo le prime pedalate. Perché la passione e la fatica accorciano le distanze. Gente con cui magari continuerai a condividere km e sudore una volta tornati a casa.
E’ da fare la Transumanza… perché è un viaggio dentro, prima che fuori. Perché ti dà la possibilità di metterti alla prova… di conoscere e superare i tuoi limiti. Di avere più consapevolezza del tuo corpo e della tua mente….quando senti tutti i muscoli indolenziti e le gambe sembrano di marmo. Ed è lì che devi metterci tutto… testa e cuore. E’ lì che devi smetterla di guardare la salita davanti a te e concentrarti solo sulla ruota anteriore…. Mentre ripeti come un mantra “ce la posso fare”. Perché la testa viene prima delle gambe. E quando arrivi in cima…. Quando ti rendi conto di avercela fatta davvero…. Non sei più lo stesso di prima. E sei già pronto per una nuova salita….
E’ da fare la Transumanza…. Perché in quei quattro giorni si respira la passione di chi c’è dietro a tutto questo… passione per i luoghi… per le tradizioni….per la Storia…. Per la bicicletta. Passione che si vede negli occhi di tutti quelli che si adoperano affinché questa possa essere un’esperienza indimenticabile: Luigi… onnipresente… “fotografo improvvisato”, sempre col sorriso e lo scatto pronto a immortalare i momenti più belli…. Raffaele, il meccanico…. una soluzione per tutto…. indaffaratissimo tra copertoni… catene e deragliatori… E poi le guide…. Gli accompagnatori… che ci seguivano con i furgoni e l’ambulanza… ma soprattutto che avevano sempre un sorriso di incoraggiamento per tutti. Grazie di cuore… grazie a chi è stato dietro a tutto questo rendendolo possibile… e a chi ne è stato dentro, insieme a me. Si… mi sono divertita.
E’ da fare la Transumanza, perché quando senti di non farcela più…. Quando dopo questa salita ce n’è un’altra… e un’altra ancora… quando le gambe sembrano non girare più e rimpiangi di non essere andato in vacanza alle terme…. quando arrivi in cima e ti volti…..lì, cambia tutto. E la nuova prospettiva, dall’alto in basso…. Ti ripaga di tutto lo sforzo fatto. Perché la salita, come nella vita, non dura in eterno. Prima o poi finisce. E allora sì che puoi finalmente godere la meritata discesa…. vento in faccia e adrenalina a mille.
E’ da fare la Transumanza, perché quando finisce, quando ti rendi conto di aver trascorso quasi dieci ore in sella ogni giorno… quando realizzi di aver sopportato il caldo… il vento… la sete… la fatica…. Di aver affrontato salite e discese impegnative…. senti di aver fatto una piccola grande impresa. E sei fiero di te.
E quando l’ultimo giorno entri in paese….insieme a tutto il gruppo… con le gambe che ormai sembrano non volersi più fermare e con l’entusiasmo alle stelle… che non senti neanche più la stanchezza…. con la gente che fa festa e ti accoglie come un vincitore…. perché è quello che sei… l’emozione è davvero tanta. E capisci di avercela fatta.
Danila Tioli
E’ da fare la Transumanza… perché è un viaggio dentro, prima che fuori. Perché ti dà la possibilità di metterti alla prova… di conoscere e superare i tuoi limiti. Di avere più consapevolezza del tuo corpo e della tua mente….quando senti tutti i muscoli indolenziti e le gambe sembrano di marmo. Ed è lì che devi metterci tutto… testa e cuore. E’ lì che devi smetterla di guardare la salita davanti a te e concentrarti solo sulla ruota anteriore…. Mentre ripeti come un mantra “ce la posso fare”. Perché la testa viene prima delle gambe. E quando arrivi in cima…. Quando ti rendi conto di avercela fatta davvero…. Non sei più lo stesso di prima. E sei già pronto per una nuova salita….
E’ da fare la Transumanza…. Perché in quei quattro giorni si respira la passione di chi c’è dietro a tutto questo… passione per i luoghi… per le tradizioni….per la Storia…. Per la bicicletta. Passione che si vede negli occhi di tutti quelli che si adoperano affinché questa possa essere un’esperienza indimenticabile: Luigi… onnipresente… “fotografo improvvisato”, sempre col sorriso e lo scatto pronto a immortalare i momenti più belli…. Raffaele, il meccanico…. una soluzione per tutto…. indaffaratissimo tra copertoni… catene e deragliatori… E poi le guide…. Gli accompagnatori… che ci seguivano con i furgoni e l’ambulanza… ma soprattutto che avevano sempre un sorriso di incoraggiamento per tutti. Grazie di cuore… grazie a chi è stato dietro a tutto questo rendendolo possibile… e a chi ne è stato dentro, insieme a me. Si… mi sono divertita.
E’ da fare la Transumanza, perché quando senti di non farcela più…. Quando dopo questa salita ce n’è un’altra… e un’altra ancora… quando le gambe sembrano non girare più e rimpiangi di non essere andato in vacanza alle terme…. quando arrivi in cima e ti volti…..lì, cambia tutto. E la nuova prospettiva, dall’alto in basso…. Ti ripaga di tutto lo sforzo fatto. Perché la salita, come nella vita, non dura in eterno. Prima o poi finisce. E allora sì che puoi finalmente godere la meritata discesa…. vento in faccia e adrenalina a mille.
E’ da fare la Transumanza, perché quando finisce, quando ti rendi conto di aver trascorso quasi dieci ore in sella ogni giorno… quando realizzi di aver sopportato il caldo… il vento… la sete… la fatica…. Di aver affrontato salite e discese impegnative…. senti di aver fatto una piccola grande impresa. E sei fiero di te.
E quando l’ultimo giorno entri in paese….insieme a tutto il gruppo… con le gambe che ormai sembrano non volersi più fermare e con l’entusiasmo alle stelle… che non senti neanche più la stanchezza…. con la gente che fa festa e ti accoglie come un vincitore…. perché è quello che sei… l’emozione è davvero tanta. E capisci di avercela fatta.
Danila Tioli
marcello roselli
Sabato, 30 Agosto 2014 11:00 | ardea
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sempre piu bella e dura...
Ciao a tutti ,sono gia tre che ne faccio, ma questa e' stata la più dura,forse perché eravano solo 60,e per lo piu'quasi tutti sotto i 40 anni, e tutti preperati
a dovere,comunque mi sono divertito e con molto piacere ho notato la familiarita' ed il rispetto reciproco che ci ha accompagnato in questa avventura per molti inedita,dico a chi l a fatta per la prima volta di rifarla,perche sara' sicuramente più bella della prima, ed ancora una volta all arrivo ho visto gente commossa per l accoglienza a noi riservata da parte di tutto il paese ,GRAZIE,ancora e ARRIVEDERCI al 2015 ciao a tutti Marcello
a dovere,comunque mi sono divertito e con molto piacere ho notato la familiarita' ed il rispetto reciproco che ci ha accompagnato in questa avventura per molti inedita,dico a chi l a fatta per la prima volta di rifarla,perche sara' sicuramente più bella della prima, ed ancora una volta all arrivo ho visto gente commossa per l accoglienza a noi riservata da parte di tutto il paese ,GRAZIE,ancora e ARRIVEDERCI al 2015 ciao a tutti Marcello
enrico bozzurra
Sabato, 23 Agosto 2014 10:37
tour bike 2014
Bellissima esperienza in luoghi stupendi;se possibile eliminare per prossime edizioni qualche tratto in asfalto! Tour da ripetere sicuramente!
Erwin Cipriano
Lunedì, 18 Agosto 2014 09:46 | Civitavecchia
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Da provare!!!
Bellissimo giro in MTB, effettuato nell'agosto del 2014, tra la pianura pugliese e l'appennino. Organizzazione ottima, tutto ha funzionato benissimo. Abbiamo inoltre avuto la fortuna di incontrare un gruppo di persone che si è subito ben amalgamato e quindi il piacere di pedalare assieme ne ha tratto beneficio.
Bellissimi i tratti sui tratturi e quelli in mezzo ai boschi... forse a volte un pò troppo asfalto, ma come ci spiegavano molti tratti di tratturo sono stati cancellati appunto dalle strade.
Quando si arriva alla fine del quarto giorno si ha la netta sensazione di aver compiuto una piccola impresa, lo sforzo fisico (non indifferente) e quello mentale (che spesso ti fa andare avanti, quando le gambe non ti supportano più) non sono da sottovalutare. Proprio vero è un'impresa non per tutti, ma con un po' di buon allenamento è fattibile.
Ci torneremo sicuramente...
Bellissimi i tratti sui tratturi e quelli in mezzo ai boschi... forse a volte un pò troppo asfalto, ma come ci spiegavano molti tratti di tratturo sono stati cancellati appunto dalle strade.
Quando si arriva alla fine del quarto giorno si ha la netta sensazione di aver compiuto una piccola impresa, lo sforzo fisico (non indifferente) e quello mentale (che spesso ti fa andare avanti, quando le gambe non ti supportano più) non sono da sottovalutare. Proprio vero è un'impresa non per tutti, ma con un po' di buon allenamento è fattibile.
Ci torneremo sicuramente...
8 Messaggi nel Libro degli Ospiti
Con piacere vi aspettiamo per il prossimo tour e sicuramente vi coinvolgeremo alla guida del plotone di bikers!!!anche voi siete state fantastiche,simpatiche e forti!!! Una piacevole pedalata con piacevoli persone!!!!